Varenne all’ultima battaglia: un ricorso legale rischia di portarlo via dal Piemonte
La proprietà napoletana ne chiede la restituzione all’allevamento di Vigone per presunti inadempimenti.

Nuova destinazione potrebbe essere Pavia
di Massimo Massenzio

Varenne è andato in pensione ormai dal 2002, ma resta sempre una star. Il nome del cavallo che ha frantumato tutti i record del trotto è ancora una garanzia di successo per qualsiasi evento e attira migliaia di appassionati da tutto il mondo. Ogni anno, infatti, sono almeno 30 mila i tifosi del Capitano che si recano in pellegrinaggio nell’allevamento Grifone, a Vigone, per poterlo seguire da vicino. A poco più di un mese dalla festa del suo ventiquattresimo compleanno, fissata per il 19 maggio, Varenne si stava preparando al solito bagno di folla e alla gigantesca torta di carote servita dalla sua «tata» e invece si è ritrovato al centro di una battaglia legale tra il suo proprietario e chi lo accudisce ormai da 17 anni. Da quando si è dato alla carriera di stallone, Varenne non si è mai mosso da Vigone, se non per brevi viaggi.

Il contratto scade in estate
Trascorre le sue giornate in un recinto personale di 50 metri per 50 e si allena tutti i giorni per mantenersi in forma e prepararsi alla stagione della monta. Ma dal prossimo anno le cose potrebbero cambiare: la società napoletana Varenne Futurity, proprietaria del cavallo, ha chiesto la restituzione del Capitano lo scorso 30 novembre lamentando presunte inadempienze contrattuali. L’accordo con la Varenne Forever di Valter Ferrero, che si è assicurata la gestione e le percentuali sulla monta del campionissimo, però, scade in estate. E non è stata raggiunta un’intesa neppure dopo una diffida ufficiale.

«Situazione grottesca»
A Vigone sono convinti di riuscire a trattenere Varenne almeno fino alla fine della stagione, ma da Napoli è partita una querela e Ferrero si è ritrovato indagato per appropriazione indebita aggravata. In concorso con il rappresentante del Grifone: «Una situazione paradossale e grottesca, che però si sta già chiarendo — commenta l’allevatore, uno dei volti più noti dell’ippica torinese, difeso dall’avvocato Enrico Calabrese — Non ci aspettavamo nulla del genere e di certo non se lo meritava Varenne. Ci sono state delle incomprensioni e quando sono andato personalmente a Napoli per sistemare le cose la proprietà non si è presentata».

In Procura e l’udienza in sede civile
Nelle scorse settimane Ferrero è stato sentito in Procura a Torino e venerdì è andato nel capoluogo campano per l’udienza della causa civile: «La richiesta di sequestro del cavallo non è stata accolta. Non c’è alcuna responsabilità penale e credo che questo sia già stato accertato. Quando la vicenda sarà definitivamente chiarita, partiranno le controquerele».

Varenne nel buen retiro di Vigone, nel Torinese Varenne nel buen retiro di Vigone, nel Torinese
«Ci dispiacerebbe tanto se andasse via»
Il valore di Varenne è ovviamente notevolmente calato, ma un figlio del «Campionissimo», costa ancora caro: «Varenne ha più di 2 mila “eredi” e circa 200 hanno vinto corse importanti. Si è rivelato un fuoriclasse anche fuori dalla pista e, anche se oggi il costo dei puledri è sceso, una monta può ancora valere parecchio». Nell’ambiente dell’ippica danno già per certa la partenza di Varenne verso un allevamento in provincia di Pavia: «Ci dispiacerebbe molto, è ovvio che siamo molto affezionati a lui. Ormai è uno di famiglia, ma una volta scaduto il contratto la proprietà farà la sua scelte. Ma fino a quella data il cavallo resta qui».

7 aprile 2019 | 12:35

https://torino.corriere.it/sport/19_aprile_07/varenne-all-ultima-battaglia-ricorso-legale-rischia-portarlo-via-piemonte-27cf3a0c-591f-11e9-859f-47e26e3c4c3e.shtml?fbclid=IwAR0dl9aBnTPUnIp0LoIc64lwL4je6qlNm3K9kI8knqoSYD2uuJCY9-JhzfY

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