Carlo Zuccoli, Londra, 18 Giugno 2019
Confesso che sono piuttosto disappointed perché sono mesi che mi preparo per il Royal Meeting 2019 e tutte le mie ricerche e tutti i miei studi (Racehorses of 2018 un aiuto enorme) erano basati sul terreno good to firm o good to firm and good in places, invece ora siamo al good, o good to soft, soft in places (quel good che leggerete tratto da Racing Post non credo sia corretto, perché durante la giornata ci sono 80 probabilità su 100 che piova).
Di solito non sono arrapato per l’ante – post market per le corse dei cavalli, ma un’operazione l’ho fatta il giorno dell’Investec Derby, perché la quota mi sembrava sbagliata: Laurens (FR) (f. s. 2015 Siyouni) a 8/1 each way e, nella fattispecie, sono stato fortunato, perché questo è il terreno che la cavalla, front runner, o quasi, preferisce.
Mi riferisco naturalmente alle Queen Anne Stakes, Gr-1, corsa di apertura di oggi, Martedì 18 Giugno 2019.
Nelle Al Shaqab Lockinge Stakes, Gr-1, m. 1.600, a Newbury, pista dritta, ma a mano sinistra, Laurens ha corso benissimo e, per la verità, nei preliminari era ok, ma non ancora perfetta.
Più tardi vi saprò dire come si presenta a questo appuntamento top.
Prima di entrare nel rosso dell’uovo delle corse di Gruppo o Listed (gli Handicaps li lascio agli specialisti) desidero fornirvi delle informazioni che possono sembrare bizzarre, di primo acchito, ma che, a mio avviso, sono importanti, molto importanti.
Si tratta di dati che riguardano gli allenatori che migliorano i cavalli (i dati si basano sul Racing Post Rating) da 2 / 3 anni a 4 anni e più.
In testa c’è Roger Varian con una percentuale del 70,13%, seguono Sir Michael Stoute con il 66,67%, John Gosden con il 60,98%, William Haggas con il 58,97%, Andrew Balding con il 51,92%, Richard Fahey con il 46,30%, David O’Meara con il 45%, Richard Hannon con il 41,51%, Mark Johnston con il 39,72% e Aidan O’Brien con il 37,70%.
Una sola osservazione: come mai Aidan O’Brien è all’ultimo posto?
Elementare Watson, la risposta: i cavalli, che devono diventare stalloni per fare andare la ruota Coolmore (costosissima) devono “volare” a pieno ritmo a 2 e a 3 anni.
Infine segnatevi le caratteristiche della pista: la pista circolare è molto galoppabile, con diritture piuttosto lunghe e curve piuttosto strette; la pista dritta è una delle più lunghe del Paese e la maggior parte delle corse del Meeting, 16, si disputano su quel percorso.
Solitamente non ci sono grandi differenze come vantaggi per i numeri di steccato (draw biases, imparate le parole).
Un cavallo con una gabbia, in pista circolare, tra il 18 e il 22 (numero massimo di partenti) si comporta esattamente allo stesso modo di quelli che hanno la gabbia tra l’1 e il 5.
Sulla pista dritta le cose cambiano: negli ultimi 5 anni i cavalli con la gabbia 22 o più alta (massimo numero di partenti 33) ha un vantaggio marginale sugli altri (si parla del 51,4%) che sgabbiano nel mezzo (49,8%) o quelli che hanno i numeri bassi (50,2%).
Certo, sul terreno pesante, le cose possono cambiare e anche di molto.
In conclusione: sulla pista circolare non preoccupatevi del numero di gabbia, per la pista dritta le cose non cambiano di molto, ma cercate di capire dove saranno i cavalli che faranno l’andatura.
Fate attenzione a come si svolgeranno le King’s Stand Stakes e le Queen Mary Stakes e avrete la situazione sotto controllo.
Sir Michael Stoute, primo in questa classifica, ha vinto 79 corse al Royal Ascot dall’anno della sua prima vittoria, il 1997; tra gli ultimi 17 vincitori sellati 9 erano favoriti e l’anno scorso ha vinto 4 corse.
Ryan Moore ha montato 381 cavalli nel Royal Meeting durante la sua carriera con 53 vittorie, 8 volte negli ultimi 10 cavalli ha vinto la speciale Classifica per i fantini, nel 2015 ha vinto 9 corse su 30, 22 corse le ha vinte per Aidan O’Brien e 17 per Sir Michael Stoute, la quota maggiore, 12/1, nel 2015, nelle Norfolk Stakes con Waterloo Bridge (IRE) (m. b. 2013 Zoffany) e quella minore, 4/7, nel 2018 nelle Hardwicke Stakes con Crystal Ocean (GB) (m. b. 2014 Sea The Stars).
Ci sono, in linea teorica, 25 possibilità su 100 che Sua Maestà la Regina Elisabetta II, oggi, indossi un cappello blue: infatti la quota offerta dai bookmakers è di 3/1.
Dopo aver letto tutto ciò chi parlerà ancora di gioco, di giochi, a proposito di questi mercati dovrà essere “arrestato”: si tratta d’investimenti nel mercato delle scommesse ippiche, ad altissimo livello, quelli che gli investitori faranno nei prossimi giorni, né più né meno degli investimenti sui mercati mobiliari delle azioni, delle valute e delle commodities, i cui movimenti sono riportati su tutti i giornali del mondo intero, specializzati e non, e nessuno è mai andato in galera per questo.
Ora vi do le informazioni, serie, molto serie, del terreno e alla fine di questo articolo troverete la mappa della pista con tutte le gradazioni: a questo punto non potete più sbagliare.
GOING GOOD, Good to soft in places on Round course (GoingStick: Stands’ side 8.4, Centre 8.4, Far side 8.3, Round 7.4) (Rail movements: 4.20 +5yds and 5.00 & 5.35 +11yds) (Rain)
Stalls Straight – Centre; Round – Inside
H. 14.30 GMT, H. 15.30 CET (ricordatevi che alle 14 GMT cioè alle 15.00 CET ci sarà la sfilata dei carri Reali, da non perdere): Queen Anne Stakes, Gr-1, m.1.600, pista dritta, per cavalli di 4 anni e oltre con una dotazione di £ 600.000.
Notizie statistiche: negli ultimi dieci anni hanno vinto dieci volte cavalli di 4 o 5 anni, 9 su 10 avevano vinto sulla distanza, 9 su 10 avevano già corso sulla distanza nello stesso anno, il Racing Post aggiustato per la corsa è stato almeno 138 (in 8 casi su 10) e 8 su 10 avevano già vinto una corsa di Gruppo 1.
Il vincitore alla massima quota è stato Accidental Agent (GB) (m. b. 2014 Delegator), nel 2018, a 33/1 e quello alla quota minima è stato Frankel (GB) (m. b. 2004 Galileo), nel 2010, a 10/1 on.
Sottolineo che nessuno dei partenti ha un RPR aggiustato per la corsa di 138.
Direi di andare nell’ordine proposto dal mercato (o quasi) che, lo ripeto per l’ennesima volta, riflette quanto è successo nell’ante – post market, quanto è successo una volta dichiarati i partenti e, ovviamente, riflette le diverse opinioni degli analisti, perciò le quote dei vari bookmakers differiscono tra loro e, spesso, di molto.
Tra 5/1 e 6/1 troviamo Le Brivido (FR) (m. b. 2014 Siyouni) con un Official Rating di 114 e un RPR di 109.
I bene informati sostengono che nelle Al Shaqab Lockinge Stakes gli ordini a Ryan Moore erano quelli di dargli una corsa facile in preparazione a questo impegno: è finito quinto molto forte.
Solitamente non si usano i Gruppi 1 per portare avanti la preparazione di un cavallo e poi, se studiate attentamente la linea femminile del cavallo trovare stamina da vendere, quindi il Miglio potrebbe essere non sufficiente per Le Brivido per esprimersi al meglio.
Penso che la sua quota salirà, ma il tondino dirà l’ultima parola.
In ogni caso la vittoria di Le Brivido causerebbe danni enormi ai bookmakers che incomincerebbero male, molto male, la partita, anche se questa mattina lo forzano rispetto a ieri; se poi Battaash dovesse vincere le King’s Stand Stakes, la punta farebbero scopa e molti layers chiuderebbero gli ombrelloni anzi tempo.
Il Timeform aggiustato per la corsa gli assegna 138.
Tra 5/1 e 6/1 segue Barney Roy (GB) (c. b. 2014 Excelebration): mi sembra un ex cavallo da corsa da quando ha raggiunto le scuderie del Signor Charlie Appleby.
Timeform: 134+, Official Rating 115, RPR 130.
Tra il 7/2 e 5/1 troviamo Mustashry (GB) (c. b. 2013 Tamayuz): 121 di Official Rating e 136 di RPR con un Timeform di 141 (massimo Rating).
Ha vinto le Al Shaqab Lockinge Stakes, ma secondo le statistiche per questa corsa è fuori età.
Basta con i castroni nei Gruppi 1.
Tra 11/2 e 13/2 c’è Laurens (f. b. 2015 Siyouni) con un Official Rating di 117 (ingeneroso), un RPR di 134 e un Timeform di 137.
La cavalla ha dimostrato che trained on, che si è mantenuta ai suoi livelli, al rientro, quando è arrivata seconda nelle Al Shaqab Locking Stakes di Mustashry, quando non era, fisicamente, all’occhio, al 100%.
Oggi credo che lo sarà: gradisce il terreno e corre tra i primi per poi allungare.
Gli altri mi sembra che non contino.
H. 15.05 GMT, H. 16.05 CET: Coventry Stakes, Gr-2, m. 1.200, per cavalli di 2 anni, con una dotazione di £ 150.000.
Notizie statistiche: gli ultimi 10 vincitori non erano Maiden, 10 su 10 avevano vinto la corsa precedente, 8 su 10 avevano un Rating non inferiore a più di 4 Libbre del Racing Post Rating aggiustato per la corsa, 8 su 10 avevano quel Rating di 110, 8 su 10 avevano vinto la corsa precedente per almeno due lunghezze, 8 su 10 avevano vinto sulla distanza, 6 su 10 erano figli di uno stallone con uno stamina index tra 7,1f e 9,9f, 9 vincitori su 10 erano arrivati a questo appuntamento imbattuti, hanno vinto 6 favoriti su 10.
Anche qui seguiamo il mercato che ha poco ante – post.
Tra 9/4 e 3/1 Arizona (IRE) (m. b. No Nay Never), con un RPR di 111 e un Timeform di 116p.
Il mio commento, che ho scritto nelle note sul Racing Post, dopo la vittoria la Curragh è il seguente: “The Curragh, May 26th 2019: he won in a very impressive way. Royal Ascot material and he will take a lot of beating every race he will run in”.
Da lì non mi sposto, salvo tondino negativo, ma lo potrete sapere se mi seguirete.
Tra 9/4 e 11/4 Threat (IRE) (m. s. Footstepinthesand), con un RPR di 107 e un Timeform di 113p.
Non mi eccita.
Tra 6/1 e 7/1 Guildsman (FR) (m. b. Wootton Bassett), con un RPR di 103 e un Timeform di 117 (massimo rating).
Lo allena Archie Watson che con i 2 anni quest’anno non sbaglia un colpo: ottimo each way.
Attenzione a Fort Myers (USA) (m. b. War Front).
Ecco il mio commento dopo la sua corsa a Newbury quando è arrivato secondo seriamente danneggiato: “Newbury, May 18th 2019: beautiful horse. Seriously hampered (Dettori fece un macello). He will win next time out”.
Ha un RPR di 111, un Rating del Timeform di 113p e una quota tra 16/ 1 e 18/1.
H. 15.40 GMT, H. 16.40 CET: King’s Stand Stakes, Gr-1, m. 1.000, per cavalli di 3 anni e oltre, con una dotazione di £ 500.000.
Notizie statistiche: 10 su 10 vincitori negli ultimi 10 anni avevano un RPR aggiustato per la corsa di almeno 125, 9 su 10 avevano già fatto due corse nell’anno, 8 su 10 avevano già vinto nella stagione, 7 su erano vincitori di Gruppo a 5f, 8 su 10 avevano un numero di steccato dal 7 in su, soltanto un favorito ha vinto negli ultimi 10 anni.
Siamo alla lotteria, o quasi.
Favorito tra 15/8 e 2/1, con un Official Rating di 123, un RPR di 139 e un Timeform di 143 (massimo rating) è Battaash (IRE) (c. b. 2014 Dark Angel.
È rientrato vincendo, ma il favorito non vince mai questa corsa.
Tra 5/2 e 3/1 Blue Point (IRE) (m. b. 2014 Shamardal), con un Official Rating di 120, un RPR di 130 e un Timeform di 139.
Vola in Dubai, vedremo a Ascot se anche quest’anno volerà.
Tra 15/2 e 10/1 Sergei Prokoviev (CAN) (m. b. 2016 Scat Daddy), con un Official Rating di 111, un RPR di 121 e un Timeform di 125.
Ha corso bene le Zoustar Palace House Stakes, a Newmarket (quarto finendo bene), ma non so se la forma è sufficiente per vincere un Gr-1: le caratteristiche le possiede.
Tra 6/1 e 8/1, sottovalutata, molto sottovalutata, Mabs Cross (GB) (f. b. 2014 Dutch Art), vincitrice di Gruppo 1, con un Official Rating di 115, un RPR di 130 e un Timeform di 125.
L’ultima volta, nelle Armstrong Aggregate Temple Stakes, Gr-2, è rimasta un po’ indietro ed è terza di Battaash, ma al redde rationem ha perso un ferro: è un modello di consistenza e un buon each way.
Il “macchione” non lo so indicare.
H. 16.20 GMT, H. 17.20 CET: St James’s Palace Stakes, Gr-1, m. 1.600, per cavalli di 3 anni, con una dotazione di £ 500.000
Notizie statistiche: 9 vincitori su 10 negli ultimi 10 anni si erano piazzati in Gr-1, 9 su 10 avevano un RPR aggiustato per la corsa di almeno 130, 9 su 10 erano i primi tre nel mercato, 8 su 10 erano finiti nei primi tre nelle Ghinee, il vincitore dello scorso anno Without Parole (GB) (m. b. 2015 Frankel) è stato il primo cavallo ad aggiudicarsi la corsa che non aveva mai partecipato ad un Gr-1, Aidan O’Brien ha vinto 7 delle 19 ultime edizioni della corsa, il cavallo con la quota più bassa è stato, nel 1960, Venture (GB) (m. b. 1957 Relic), di proprietà di Sua Altezza l’Aga Khan, allenato da Alec Head e montato da George Moore, alla quota di 33/1 on.
Due soli cavalli hanno un RPR di almeno 130, Phonenix Of Spain (IRE) (m. gr. Lope De Vega), che ha 134, con un Official Rating di 120 e un Timeform di 140 (massimo Rating) e una quota tra 2/1 e 9/4 e Too Darn Hot (GB) (m. b. Dubawi), 120 di Official Rating, 140 di RPR e 138 di Timeform e una quota tra 2/1 e 9/4, ma lo si trovava a quota superiore, fino a poco tempo fa.
I “work watchers” di Newmarket dicono che il cavallo vola.
Too Darn Hot è fatto di cartone: si è fatto male da foal, da yearling, a 2 anni e a 3 anni; ciononostante Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum” forked out”, ha tirato fuori, l’Inverno scorso, 15 Milioni di Sterline per la metà del cavallo.
Aveva fatto la stessa cosa con Arazi (USA) (m. b. 1989 Blushing Groom), nel 1991, pima della Breeders’ Cup Juvenile, tirando fuori una somma credo maggiore.
Il cavallo aveva dei problemi alle ginocchia, ma volava e, contro il parere del suo allenatore, François Boutin, Arazi fu operato a entrambe le ginocchia e non fu più da corsa e come stallone è stato un fallimento.
Comunque ho ancora negli occhi il volo che fece a Churchill Down in una giornata non fredda, ma freddissima, e il giorno prima si girava per Lexington in maniche corte.
John Gosden non ha certamente impiegato bene Too Darn Hot quest’anno, come lui stesso ha confessato.
L’allenatore ha detto che avrebbe corso le Tattersalls 2000 Guineas in preparazione alle St. James’s Palace Stakes: io vado all’antica e non ho mai visto nulla di simile.
Tra 4/1 e 6/1 King Of Comedy (IRE) (m. b. Kingman), con un Official Rating di 111, un RPR di 127, un Timeform di 132p.
Non mi sembra che la sua forma giustifichi la sua quota.
Tra il 8/ 1 e l’11/1 Shaman (IRE) (m. s. Shamardal), con un Official Rating di 114, un RPR di 126, un Timeform di 129 (ingeneroso).
È il secondo delle Ghinee Francesi e ama il terreno pesante: ottimo each way.
Soltanto un cavallo allenato in Francia, il già citato Venture, ha vinto la corsa dal 1960 in avanti.
Merita una menzione, perché è stato supplementato, Circus Maximus (IRE) (m. b. Galileo), con un Official Rating di 110, un RPR di 124, un Timeform di 128 e una quota tra 12/1 e 14/1.
È il sesto dell’Investec Derby: good luck to him.
And good luck to you too!
Carlo Zuccoli
P. S.
H. 17.00 GMT, H. 18.00 CET: Ascot Stakes, Handicap di Classe 2, m. 4.000 per cavalli di 4 anni e oltre, con una dotazione di £ 90.000.
Vi dico solo che il Rating maggiore, 116, il Timeform lo assegna a Fun Mac (c. s. 2011 Shirocco), con una quota tra 12/1 e 14/1.
H. 17.35 GMT, H. 18.35 CET: Wolferton Stakes, Listed, m. 2.000, per cavalli di 4 anni e oltre, con una dotazione di £ 100.000.
Il Rating maggiore, 132, è per Addeybb (IRE) (c. s. 2014 Pivotal), uno specialista del terreno pesante, con una quota tra 6/1 e 7/1.
Attenzione a Elarqam (GB) (m. b. 2015 Frankel), con un Official Rating di 111, un RPR di 124 e un Timeform di 131 e una quota tra 4/1 e 5/1.
Ieri il Racing Post è uscito con un “pull out” di 40 pagine!
C. Z.
Stato del terreno
📷
“Copyright TurfTrack”
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Royal Ascot 2019 – Martedì 18.06

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