Il ritorno dall’inferno di GAETANO GIANNELAVIGNA

“E andiamo Gaetano con questo sgancio!” era un refrain delle notti nel vecchio ippodromo di Follonica, quando Giannelavigna si affermava a grossa quota nel piccolo impianto maremmano pieno di gente (bei tempi, sigh) con uno “sgancio” molto più presunto che reale; in realtà talvolta andava in pista facendo prove quando il cavallo non era prontissimo e chi aveva l’occhio lungo (niente filmati corse, solo le locali Tele Elefante e Canale 50 facevano rivedere qualche corsa) nella riunione successiva lo trovavi impaziente ad aspettare l’apertura di uno dei due picchetti sussurrando “Secondo me oggi Gaetano è di sgancio!”.

65 anni, due figli (Alessio e Daniele) che non hanno seguito la passione paterna, Gaetano diventò allievo negli anni 70 a Montecatini, in seguito iniziò anche ad allenare, guidando spesso in trasferta in ogni parte d’Italia (soprattutto Bologna, Montegiorgio e Roma), un vero globetrotter.

Negli ultimi anni se ne erano perse le tracce a seguito di gravissimi infortuni: soprattutto un incidente con una puledra l’ha costretto per un po’ di tempo in sedia a rotelle. Con l’affetto della moglie Lorella si è ripreso, è tornato a camminare e ad allenare alcuni cavalli a Follonica ma per una ginocchiata di un puledro ha rischiato di perdere l’occhio destro.

Ma Gaetano non ha mollato neanche stavolta, è tornato al suo lavoro e dopo 3 anni ha ritrovato la strada del successo. Non si sposta praticamente più da Follonica dove a fine estate ha centrato un bel doppio a grossa quota, una bella tris con Tearodo a oltre 10 e Tessa a più di 38. Domenica Gaetano è tornato in trasferta, nella vicina Montecatini e ha vinto il centrale (intitolato alla memoria di altri grandi personaggi toscani come Alfredo, Mauro e Valerio Biagini) con Zenone Rl  e ha bissato con Vouivre a quota di oltre 27.

E andiamo Gaetano con questo sgancio!

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