da Mario Minopoli jr
UN APPELLO ACCORATO e su cui riflettere (molto) …
ricevo e pubblico :
“Purtroppo sono sempre più convinto che la nostra amata ippica è destinata a terminare, che non ci sia un futuro almeno in Italia.
Gli sforzi e gli investimenti degli allevatori, dei proprietari di noi professionisti, costretti dalle difficoltà economiche, a diventare contemporaneamente proprietari/allevatori si stanno rivelando inutili.
Da anni non si è mai pensato a investire nel futuro, dal 2013 la certezza delle risorse è annuale e l’ammontare del montepremi ordinario si conosce solo mensilmente.
Da anni vediamo solo diminuire le risorse sia quelle messe a disposizione dalla legge Zaia sia soprattutto quelle derivanti dalle scommesse che calano del 20% ogni anno senza che nessuno se ne occupi.
Da anni i gestori di Ippodromi frequentano il ministero, solo per interessi propri senza mai pensare un piano d’investimenti ma solo a sopravvivere, male, permettendo così che un numero rilevante di ippodromi, tra cui due monumenti culturali del ns paese come SAN SIRO TROTTO e TOR DI VALLE, siano stati cancellati nel silenzio assoluto anche di noi operatori.
Eppure da anni oltre il 50% delle risorse, sempre più scarse, viene destinato a giustizia sportiva, Ippodromi e altre voci, e non al montepremi con la crisi che c’è, parliamo di quasi 80 milioni di € tra l’altro scusate, qualche anno fa si superava abbondantemente la cifra dei 100 milioni di €.
Questo ha portato molti noi a scappare all’estero, e molti stanno pensandoci adesso.
Paesi dove non veniamo mai accolti con gioia, anzi bisogna combattere per andare, partendo sempre penalizzati, a differenza nostra che apriamo le braccia a tutti addirittura che li andiamo a prendere, lì trattiamo da re, gli diamo i migliori numeri per paura che non vengono, paghiamo le spese, li portiamo di nuovo a casa con le tasche piene e i migliori prodotti di cibo e bevande, e se c’è da prendere provvedimenti perché gli toccano non ci permettiamo, altrimenti rischiamo di non farli più venire.
Eppure non più tardi di pochi giorni fa abbiamo assistito ad un trionfo del nostro paese, un trionfo partito dal SUD ed arrivato fino in AMERICA , di tutto questo e non è stato detto nulla da un Telegiornale di una TV nazionale, come se fossimo dei fantasmi.
Ci sarebbe ancora tanto da dire ma mi fermo qui non voglio sprecare tempo a piangermi addosso anch’io, ma voglio riflettere da solo ma soprattutto insieme ai miei colleghi.
Ora bisogna pensare seriamente a cosa vogliamo fare del nostro futuro, dobbiamo smetterla di farci prendere in giro continuando a indebitarsi e non avendo una prospettiva di rilancio del ns amato sport/spettacolo/lavoro, si prima sport e spettacolo e poi lavoro perché per noi l’ippica è soprattutto passione ed amore.
Oggi il Nuovo Governo parla di Green Economy, di aumentare i posti di lavoro in agricoltura, di dare un futuro migliore ed ecosostenibile ai nostri giovani e al nostro paese ma vogliamo ricordare che il nostro è uno dei pochi lavori dove è necessario avere ettari di terreno disponibile, dove è necessario il lavoro dell’uomo e che non potrà mai essere sostituito dalle macchine.
Allora soprattutto a voi cari colleghi finiamo l’anno in grazia di Dio godiamoci il lavoro e le famiglie visto che in questi ultimi mesi, purtroppo qualche altra scuderia non rinnoverà i colori, qualche altro allevamento chiuderà e qualche altro proprietario investirà all’estero, ci dicono che ci sono più risorse ma alla fine, al 31/12/2019, a conti fatti noi operatori avremo solo qualche debito e pensiero in più.
Dunque insieme facciamo una cosa che non abbiamo mai fatto, il primo gennaio 2020 riuniamoci e festeggiamo il nuovo anno tutti insieme, e parliamo del nostro futuro ippico.
Mario Minopoli Jr

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