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… da LIBERO , oggi 10 maggio 2019

🐎🏇 NON PERDETEVI LA FAVOLA DI TIGER E PAOLO!

Dal mondo dei cavalli, e degli uomini che li amano, arriva una favola che arriva al cuore e che ha come protagonisti un cavallo chiamato Tiger Allez, abbandonato fino a rischiare di morire di fame e un uomo, Paolo Borin uno dei tanti trevigiani e veneti che vivono di passione ippica. Quella vera, non quella per i soldi che con l’ippica si possono vincere.
Quando l’Ippodromo di Firenze viene chiuso a causa della crisi, chi aveva in scuderia il povero Tiger decide che non gli serviva più e lo abbandonò lì. Tiger vive di stenti, ma riesce a sopravvivere fino a che un giovane disabile non sente i suoi ultimi, disperati, e sempre più flebili nitriti. Prima se ne occupa un proprietario toscano, ma Tiger, impaurito e timoroso degli uomini che l’hanno maltrattato, e che ai suoi occhi sono tutti uguali, non vuol saperne di tornare in pista a correre.
Finché non arriva all’ippodromo di Treviso e incontra Paolo Borin che, da appassionato vero, se ne innamora e lo aiuta a risorgere, accudendolo e allenandolo in quel paradiso dei cavalli che è la Barchessa di Casale sul Sile. Le carezze e le attenzioni di Paolo riescono a far passare a Tiger la paura degli uomini e a fargli tornare la voglia di correre. Torna in pista e dopo un paio di corse un po’ così arriva il momento della resurrezione: una vittoria, un’altra, qualche piazzamento, e poi ancora primo…e primo, fino alla settimana scorsa dove sbanca la sua corsa alle Padovanelle. Tiger non sarà mai un campione, ma Tiger e il suo amico Paolo Borin sono i campioni di una storia bella. Una favola da raccontare ai nipotini prima che si addormentino, perché dormiranno con il sorriso.
Una storia davvero commovente su Libero di oggi.
Luca Zaia

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