Carlo Zuccoli
Seconda lettera al capo dell’Agenzia delle Dogane
(25/08/2020 – 10:13)
Egregio Signor Capo dell’Agenzia delle Dogane,
a gentile richiesta di alcuni lettori devo farLe pervenire una seconda missiva che, mi auguro vivamente, non resterà inevasa.
Tattersalls Rule 4 & altro.
Gli Italiani, mi riferisco nella fattispecie agli ippici, ai bookmakers, ai facitori di leggi e ai loro consulenti, non vogliono mai togliersi un lusso: capire e copiare.
Quasi sempre copiano, male, senza capire (anche i quotisti, parlo delle corse dei cavalli estere).
Lei, tempo addietro, per il Palinsesto Complementare, e solo per il Palinsesto Complementare, e non si capisce bene il motivo che ci siano mercati di serie A e mercati di serie B, investitori “stupidi” da massacrare e investitori meno “stupidi” da salvaguardare (si fa per dire), ha introdotto la Tattersalls Rule 4, in caso di ritiro di un cavallo all’ultimo momento prima dell’off o quando le quote sono già state pubblicate e il mercato si è già mosso.
Lei dovrebbe sapere che tutto il sistema scommesse sta in piedi con l’effetto churn, con l’effetto volano, altrimenti Lei sarebbe nella stessa lega di stra – minima, per esempio, del Signor Beppe Severgnini, noto tuttologo, che ha sostenuto, alla TV, davanti a milioni di spettatori, che i soldi che gli Italiani hanno speso per giochi e scommesse potevano essere utilizzati per opere pubbliche.
Non sa, il Severgnini, che esiste l’effetto churn, che gli Italiani non hanno tirato fuori dalle proprie tasche quelle somme enormi dal Severgnini indicate (per fortuna questo Signore è stato rimosso dalla carica di Vice – Direttore de il Corriere della Sera).
Detto questo Le specifico che le deduzioni applicate nella “rapinosa” Tattersalls Rule 4 all’Italiana, non sono corrette, non sono fair, e non è assolutamente corretta la deduzione massima del 90%, che non può e non deve superare il 75%.
Proprio perché l’effetto churn non deve essere mai essere perso di vita.
Molto probabilmente Lei, per questa “copiatura maldestra” deve essere assolto perché tutto Le sarà stato suggerito da qualche “sapientone” al contrario, che infesta i Ministeri.
Coloro che investono denaro nel Totalizzatore Nazionale sono massacrati, anzi “strozzati”, dallo Stato gestore del calderone, con un prelievo medio del 30,66%.
Sono massacrati i concessionari, che non guadagnano e lo Stato che si becca un autogoal clamoroso, che quello di Lukaku fa ridere, incassando bruscolini e “massacrando” sempre di più i cittadini Italiani per mantenere i “cavallari”.
La remunerazione dei concessionari (concessioni pagate carissime per volontà dei partecipanti al Bando Europeo) è di circa il 13% e, ciononostante, non guadagnano.
Quel prelievo medio del 30,66% non può essere toccato proprio per la sostanza di quelle concessioni, scadute, che non sono rinnovate perché i concessionari non hanno la fresca per partecipare ad un altro Bando da eutanasia di massa.
Per non parlare delle slot – machines che restituiscono ai giocatori il 64% dell’ingurgitato: qui lo “strozzinaggio “di Stato supera ogni limite.
Probabilmente, a fine Ottobre, tornerò a Las Vegas, malattia permettendo: La invito a seguirmi.
Le potrò dimostrare che i padroni di quei Casinos hanno fatto e fanno (Covid – 19 permettendo) Miliardi e Miliardi di Dollari con slot – machines che restituiscono fino al 99% dell’ingurgitato.
In Italia i concessionari non guadagnano, o guadagnano poco, lo Stato incassa bruscolini e i giocatori sono più che massacrati.
Forse ora Lei avrà capito cos’è l’effetto churn e cos’è lo “strozzinaggio” di Stato che Lei, mi spiace dirlo, dirige.
Nota Bene: il Totalizzatore Nazionale è stato introdotto, meglio è stato voluto, è stato imposto, agli Italiani, dall’Ing. Tomaso Grassi e dai suoi “amichetti” Sen. Gualtieri, Conte Melzi e Signor Fabbri nel 1995, senza che vi fosse uno solo dei cinque pilastri sui quali detto sistema di deve fondare.
La Tattersalls Rule 4 all’Italiana, “rapinosa”, è stata introdotta senza che ci sia, in Italia, il principio sul quale si deve, OBBLIGATORIAMENTE, basare: lo Starting Price.
La Commissione che rileva lo Starting Price dei vari cavalli che corrono in una corsa in tutti gli ippodromi in UK e in Irlanda, rileva la quota del cavallo / dei cavalli ritirato / i e su quella quota si calcola / no la / le deduzione / i: quota / e uguale / i per tutti i bookmakers.
In Italia, le quote dei vari ritirati divergono, anche di poco, ma divergono, il che significa che un bookmaker applica la deduzione X e un altro non la applica, perché la quota di quel / i cavallo / i supera la soglia che è di 14/ 1 in UK e in Ire: in Italia non lo so.
Chi controlla la / e quota / e del / dei ritirato / i in Italia?
Si faccia vivo; mi raccomando.
Voglia gradire i miei più distinti saluti.
Carlo Zuccoli

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