Carlo Zuccoli, su SNAI-SportNews
ROYAL ASCOT 2019 – LUNEDÌ 24.06
Como, 24 Giugno 2019
Ho sentito tante volte questa tiritera: “È stato un Royal Ascot modesto, non si sono visti campioni, etc.” e ogni volta, al mio interlocutore, che spesso non era stato sul luogo del delitto, dicevo “va a ciapà i ratt”, va a prendere i topi, espressione dello slang Milanese e Comasco per non dire “attaccati al tram o va al Diavolo, o che non capisci nulla”.

Purtroppo quest’anno non potrò reagire allo stesso modo.
Già vedo sopracciglia che si arcuano e proteste in arrivo.

È stato il Meeting del fuoriclasse Italiano Signor Lanfranco Dettori, Signor Zuccoli!

Certo, ha vinto la Classifica fantini, come ho già scritto, grazie a Cirio (Ryan Moore) – ricordate lo slogan “Cirio regala”? -: comunque, lo ripeto per l’ennesima volta, bravo Dettori a sfruttare gli errori degli altri (l’altro si chiama Silvestre De Sousa).

Desidero sottolineare, a proposito di fantini, la straordinaria prestazione del Signor Daniel Tudhope: 4 vittorie (tutte in sella a cavalli di quota), 1 secondo posto, e 2 secondi con 22 monte (le corse sono 30).

È un fantino che opera al Nord, di norma, ma non ha nulla da invidiare ai colleghi del circuito maggiore e difficilmente commette errori.

Sir Michael Stoute, che ha l’occhio lungo, lo ha impiegato Sabato, in sella a Dream Of Dreams (IRE) (m. s. 2014 Dream Ahead), nelle Diamond Jubilee Stakes, Gr-1, m. 1.200 (non nel Premio Golden Jubilee come si ostinano a scrivere in Italia) e ha perso la corsa per un niente.

Quella corsa l’ha vinta il cavallo del Meeting, Blue Point (IRE) (m. b. 2014 Shamardal), che aveva già vinto le King’s Stand Stakes.

E se la palma del migliore va a un cavallo simile siamo messi male.

Devo assolutamente segnalare la trasformazione, da mezzo – fondista a miler, con l’aiuto del paraocchi, operata dal Signor Aidan O’Brien per Circus Maximus (IRE) (m. b. 2016 Galileo), che ha vinto le St. JMES’S Palace Stakes, una delle pietre miliari per i Milers di successo.

Non posso dimenticare la seconda vittoria, a seguire, nella Gold Cup, Gr-1, di Stradivarious (IRE) (m. s. 2014 Sea The Stars), che fa continuamente scopa nelle corse sulla lunga distanza e che quest’anno si ribeccherà il bonus da £ 1.000.000 (in carriera vince fino ad oggi £ 1.991.031 ed è intero, fattore fondamentale).

Modifico quanto scritto sopra: il cavallo del Meeting è lui, di molte lunghezze.

Una nota a proposito di Godolphin: da tre anni c’è un team, composto dai Signori Gosden, Loder & Stroud, che gira il mondo per comprare yearlings, spendendo decine di Milioni in tutte le valute, con risultati non certo incoraggianti, fino ad ora, ma con la gioia di tanti venditori.

Blue Point non è allevato in casa (ha 5 anni), ma lo è Pinatubo (IRE) (m. b. 2017 Shamardal), che ha vinto, le Chesham Stakes, Listed, m. 1.400, per soli cavalli di 2 anni e che i miei amici ed ex – colleghi di lavoro a Dubai hanno già promosso come il prossimo vincitore delle QIPCO 2000 Ghinee del 2020: ho ricordato loro che “it’s a long way to Tipperary”.

A proposito di Tipperary, da Ballydloyle, le notizie non sono state buonissime quest’anno.

In ogni caso il Signor Aidan O’Brien ha vinto la Classifica degli allenatori con £ 1.237.626, ma non ha espresso il Campione, causa anche la collaborazione, o non collaborazione di Cirio alias Ryan Moore.

Tra i proprietari, il Gruppo Coolmore, sotto varie sigle, ha vinto £ 1.191.896, mentre tra gli allevatori ha primeggiato Oaks Lodge Bloodstock (Blue Point) con £ 623.810.

Per le 2000 Ghinee 2020 terrei, volentieri, molto volentieri, Arizona (IRE) (m. b. 2017 No Nay Never) davanti a Pinatubo.

Prestazione scadentissima dei cavalli di proprietà di Sua Eccellenza lo Sceicco Hamdan bin Rashid Al Maktoum, che ha vinto una sola corsa, con Afaak (GB) (m b. 2014 Oasis Dream), che ha vinto la Royal Hunt Cup, che è un Handicap, di prestigio, ma sempre Handicap è.

Meglio ha fatto il cugino di primo grado, Sua Eccellenza lo Sceicco Mohammed bin Obaid bin Thani Al Maktoum con 2 vittorie, Cape Byron (GB) (c. s. 2014 Shamardal) nelle Wokingham Stakes, altro Handicap di prima categoria e con Defoe (IRE) (c. gr. 2014 Dalakhani), da lui allevato, nelle Hardwicke Stakes, Gr-2, m. 2.400, ottimo test per le QIPCO King George.

Ha fatto un flop clamoroso Masar (IRE (m. s. 2015 New Approach), che, non si sa come, lo scorso anno ha vinto l’Investec Derby: rientrava dopo circa un anno, ma non ha fatto una nota, anzi ha massacrato due volte Nagano Gold (GB) (m. b. 2014 Sixties Icon), che senza quegli intralci avrebbe vinto la corsa, facile.

L’entourage del cavallo di proprietà Cecoslovacca punta al Qatar Arc de Triomphe e, once again, “it’s a long way to Tipperary”.

Tra gli stalloni primo Shamardal (USA) (m. b. 2002 Giant’s Causeway) con 4 vittorie.

La storia di Shamardal (con l’accento sulla seconda a) l’ho già raccontata: da yearling fu acquistato, alle aste di Tattersalls di Newmarket da Gainsborough Stud Managament del compianto Sua Altezza lo Sceicco Maktoum bin Rashid Al Maktoum, per Ghinee 50.000 e ha corso, inizialmente, con i colori del Signor Abdullah Buhaleeba, per l’allenamento di Mark Johnston.

Dicevano che il cavallo era wobbler (aveva la spina dorsale fatta a biscia, in volgare): volava.

A Goodwood, prima delle Veuve Clicquot Vintage Stakes, Gr-2, per 2 anni, Mark Johnston mi disse “Ho un rocket, come li chiama lei i cavalli che volano”.

Detto e fatto: investii parecchio denaro di allora alla quota di 8/13 e il cavallo vinse facile: a 3 anni vinse le Ghinee Francesi e il Derby Francese.

Passò presto ai colori di Godolphin perché i Fratelli Buhaleeba, uomini di affari del giro dello Sceicco, furono beccati con le mani nella marmellata e associati alle carceri di Dubai, con tutti i loro beni confiscati, Shamardal compreso.

Gli spettatori, nonostante il tempo inclemente dei primi due giorni e lo sciopero dei treni (comunque tra le 9.35 del mattino e le 12.35 i treni in servizio erano 14, guidati dai managers), come il solito, sono stati circa 300.000, mille più mille meno, con una flessione leggera per i primi quattro giorni e un aumento per Sabato, quando a varcare i cancelli, i paganti sono stati 75,316.

Partecipare a questo evento, che è il top assoluto nel mondo dello sport, costa caro, ma tutto il mondo si muove.

Per non parlare del numero di TV collegate con postazioni proprie e il commingling of pools betting, la massa comune, di Ascot con Hong Kong: liquidità enorme nelle varie sezioni del Tote.

Gli investitori Italiani in quei mercati sono stati generosi con la Ditta Snai, facendo registrare movimenti mai visti nel passato.

Io sono stato molto duro con le informazioni fornite ai volonterosi: terrificanti per i terreni, ma così vuole lo Stato e ad essere precisi costa zero, terrificanti per Ascot Park Racecours, perché la e non entrava nello spazio, e terrificanti per i nomi delle corse con mancanti le condizioni, per cui nessuno capisce nulla circa i pesi assegnai ai cavalli nelle corse non a Handicap.

Odio il pressapochismo, la sciatteria e il dilettantismo.

È solo una questione di diligenza.

Eliminando il mercato dei piazzati, obbligando gli investitori alla scommessa vincente & piazzato, a masse pari, eliminando la “rapina” dei tre piazzati nelle corse anche di 31 cavalli, applicando la Tattersalls Regola 4, per evitare che un cavallo ritirato, a 88/1, provochi il massacro tanto che il cavallo vincente, a 4/1, paghi zero, o quasi, al Totalizzatore Nazionale, ridicolo, sotto tutti i punti di vista, il movimento andrebbe alle stelle, non certo per le corse nostrane di Galoppo.

Considerazione finale: ogni volta che sento parlare di gioco per le scommesse a quota fissa sulle corse dei cavalli (soprattutto), ma anche su altri eventi sportivi e non, impugnerei il lanciafiamme.

E sono, notoriamente, pacifista.

E questi sono i motivi per i quali è vietata la pubblicità a questi mercati.

Come ho scritto mille volte, inascoltato, non ho mai visto nessun direttore di giornale finanziario e non condannato per aver pubblicato i prezzi delle azioni, delle commodities e delle valute nei mercati di tutto il mondo.

Certo, bisognerebbe che qualcuno, acculturato in materia facesse lobbying con chi di dovere.

A risentirci per il Meeting delle Coral Eclispe Stakes, il 5 e il 6 di Luglio, ma in Italia non si può essere sicuri di nulla, anche in campo ippico: ci sarà il rientro di Enable (GB) (f. b. 2014 Nathaniel), già vincitrice di 2 Qatar Arc de Triomphe.

Per la corsa di rientro è favorita a 7/2 nell’ante – post market, così come per le QIPCO King George, a 11/4 e per l’Arc a 7/2.

Seguirà nei giorni dall’11 Luglio al 13 Luglio il Moet & Chandon July Festival: chissà, magari la vostra TV s’illuminerà.

Mai dire mai.

Carlo Zuccoli

(Credits: Getty Images)

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