Carlo Zuccoli, 5 gennaio 2020, 20:04
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Come già annunciato, oggi esamino i dati relativi ad alcuni ippodromi significativi, per dimostrare come il sistema cosiddetto a riversamento, che l’Italia si è beccata con la famosa delibera della VI Commissione Finanze del Senato della Repubblica Italiana, del Giugno 1995, voluta dall’Ing. Tomaso Grassi (con l’aiuto del Conte Guido Melzi d’Eril, del Signor Gianfranco Fabbri e del Sen. Libero Gualtieri, che in quella Commissione “sguazzava” e che era socio della Cesenate Corse (500 azioni), crei perdite enormi per il Mipaaft.
La follia dell’imposizione del sistema a riversamento sta nel fatto che nessuno dei famosi cinque pilastri che stanno alla base di questo sistema erano e sono presenti in Italia: 1) ippodromi, gestione del Totalizzatore e TV nelle mani di uno stesso soggetto, 2) “calderone” sufficientemente grande, 3) prelievi massimizzati per tutte le necessità, 4) proporzione tra scommesse semplici e scommesse esotiche la più corretta possibile, 5) costi di distribuzione del prodotto scommessa contenuti al massimo.
Il dramma è che nessuno sa queste cose e quindi nessuno in Italia è in grado di costruire e proporre alle Autorità un Progetto che stia in piedi e che si autofinanzi.
Io nel 2010 l’ho fatto, l’ho consegnato, il 31 Agosto, all’ex Ministro delle Finanze, On. Giulio Tremonti, che ha fatto passare il Progetto sotto tutte le forche caudine che ci sono per i nuovi progetti di legge.
Il Progetto è uscito alla grande da tutti quei passaggi formali, l’AAMS mi ha chiesto di applicare quel Progetto a due o più ippodromi importanti (una sorta di Piano Industriale a 3anni), cosa che io ho fatto, per Milano Galoppo e per Roma Tor di Valle, con un mio collega Irlandese, che vive in Gran Bretagna, economista ed espero di statistiche.
L’AAMS approvò il Progetto e quel Piano Industriale dopo la mia presentazione e il Nobiluomo alias Dr. Francesco Ruffo della Scaletta, con la gioia di molti soci SIRE, obbligò il Dr. Bruni (che per la SIRE mi aveva dato l’incarico) a cestinarlo.
Se quel Progetto fosse stato implementato oggi l’ippica in Italia volerebbe senza il minimo contributo statale.
Il grave è che l’hanno letto in molti quel documento di 13 pagine e mezzo (il Piano Industriale, dettagliato, consta di oltre 50 pagine e nessuno l’ha voluto leggere), ma nessuno lo ha capito.
Detto ciò passiamo ad esaminare la situazione su determinati ippodromi, situazione che si è creata, lo ripeto, solo ed esclusivamente in seguito al “Decreto Grassi”, che si è tagliato anche le………. gambe da solo (si vedano i dati per Bologna, Cesena, Roma (Trotto e Galoppo), Varese & Torino)
Naturalmente personaggi vari, nani & ballerine, hanno scritto stupidaggini a raffica per giustificare il crollo dell’ippica in Italia.
La più grossa stupidaggine è costituita dall’affermazione che la rete delle agenzie ippiche sia stata, a suo tempo (nel 2000), venduta o svenduta, alle scommesse sportive, causando il danno irreparabile.
Ho spiegato mille volte che 1) in UK e in Irlanda, da sempre si scommette su tutto e su di più nelle sale corse di quei paesi e le scommesse ippiche volano, 2) quando in Italia non si poteva scommettere sul Calcio, il movimento, per quella disciplina sportiva, presso i bookmakers clandestini, era enorme e le scommesse ippiche volavano.
La premessa è stata lunga, ma doverosa anche se sono perfettamente consapevole che tutto quanto ho scritto resterà parole al vento.
I dati che cito fanno riferimento all’anno 2019.
ATTENZIONE: in ordine movimento delle scommesse per l’anno che si è appena concluso, prelievo, quota tassa, quota sale corse, montepremi, perdita (o guadagno, mai) del Mipaaft.
FIRENZE GALOPPO
€ 5.460.000, € 1.780.000, € 280.000, € 500.000, € 1.090.000, Mipaaft – € 90.000.
MERANO GALOPPO
€3.210.000, € 940.000, € 150.000, € 330.000, € 2.610.000, Mipaaft – € 2.160.000.
MILANO GALOPPO (ci sono i gran premi)
€ 17.420.000, € 5.520.000, € 880.000, € 1.650.000, € 8.780.000, Mipaaft – € 5.790.000.
NAPOLI GALOPPO
€ 7.470.000, € 2.270.000, € 360.000, € 760.000, 2.210.000, Mipaaft – € 1.060.000.
PISA GALOPPO
€ 10.180.000, € 3.060.000, € 490.000, € 1.010.000, € 3.040.000, Mipaaft – € 1.480.000.
ROMA GALOPPO (ci sono i gran premi)
€ 19.120.000, € 6.180.000, € 980.000, € 1.810.000, € 7.670.000, Mipaaft – € 4.280.000.
SIRACUSA GALOPPO
€ 8.220.000, € 2.520.000, € 400.000, € 830.000, 2.360.000, Mipaaft – € 1.070.000
VARESE GALOPPO
€ 4.420.000, € 1.380.000, € 220.000, € 420.000, € 1.350.000, Mipaaft – € 610.000.
BOLOGNA TROTTO
€ 16.270.000, € 5.400.000, € 850.000, € 1.560.000, € 3.890.000, Mipaaft – € 900.000.
CESENA TROTTO
€ 4.390.000, € 1.400.000, € 220.000, € 430.000, € 1.590.000, Mipaaft – € 850.000.
FIRENZE TROTTO
€ 6.100.000, € 1.870.000, € 300.000, € 620.000, € 2.050.000, Mipaaft – € 1.100.000.
MILANO TROTTO (ci sono i gran premi)
€ 10.250.000, € 3.120.000, € 500.000, € 1.040.000, € 3.970.000, Mipaaft – € 2.380.000.
NAPOLI TROTTO (alcuni gran premi)
€ 17.250.000, € 5.620.000, € 890.000, € 1.730.000, € 7.090.000 Mipaaft – € 4.090.000.
ROMA TROTTO (qualche gran premio)
€ 9.570.000, € 3.040.000, € 480.000, € 960.000, , € 3.220.000, Mipaaft – 1.620.000.
SIRACUSA TROTTO
€ 6.220.000, € 1.980.000, € 320.000, € 600.000, € 1.680.000, € – 630.000.
TARANTO TROTTO
€ 10.140.000, € 3.400.000, € 530.000, € 960.000, € 2.390.000, Mipaaft – € 500.000.
TORINO TROTTO
€ 7.700.000, € 2.120.000, € 330.000, € 700.000, € 2.980.000, Mipaaft – € 1.890.000.
CONCLUSIONI
Come ho scritto mille volte, a ogni corsa che si disputa in Italia, il Mipaaft perde una fortuna e intervengono “li sordi de nonatri” (cosa pazzesca perché poi non ci sono i mezzi per la scuola e per l’Università).
Il Ministro Bellanova ha stanziato circa € 1.000.000, in tre anni, per i 500 (più o meno) lavoratori in regola con contributi, annessi e connessi.
E’ meglio non esaminare la contabilità di allenatori (anche di quelli fantasma, che cioè allenano senza mai comparire, che sono osannati dai media (con la e) ippici, fantini, e proprietari, per evitare grane.
Le sale corse, reparto ippica, sono tutte stirate come dei manifesti e in molti comuni (i. e. Napoli) devono restare chiuse durante gli orari di corse ed è vietata la pubblicità.
Gli ippodromi sono tutti uno più strato dell’altro.
DULCIS IN FUNDO: l’ex (per fortuna) Ministro delle Politiche Agricole, On. Centinaio, ha tagliato, enormemente, i fondi per l’acquisto delle corse estere, che danno un reddito netto (una volta pagato il 3% sul movimento come diritti), causando un danno enorme al Mipaaft.
Amen.
Carlo Zuccoli
In italia si vuole guadagnare facile e’ 40 anni che i risultati di corse vengono falsati dagli stessi allenatori truccatori e la parola piu’ adatta . Quasi tutti i truccatori sono stati presi doping svariate volte con sostanze pazzesche hanno sempre risolto al tar pagando tantissimi soldi avvocati amici di politici sempre finita a tarallucci e vino questi truccatori col,tempo hanno logorato l’ippica italiana fino ad oggi sono tutti colpevoli andrebbero radiati quasi tutti . Invece siamo in italia continuano a truccare i cavalli come se nulla fosse fino alla fine l’ ippica terminera’ da sola nella solitudine assoluta grazie a questi truccatori che si credono dei fenomeni sono niente 0 meno di 0 .l’unico allenatore italiano onesto e’ sor LUIGI CAMICI .
Squdra composta da100 veterinari statali pagati dallo stato . Si presentano con divisa statale negli ippodromi di tutta italia a fare il doping di giornata . E consegnano loro le provette di sangue o di urina nei centri addetti per le analisi. Sarebbe la salvezza dell”ippica tanti allenatori quasi tutti sarebbero rovinati in italia non si allena piu” si zeppano i cavalli e basta questa e” la realta giornaliera ,infatti col tempo non abbiamo piu ” un cavallo vero tutti cavalli di cartone cioe ” zeppati come si dice nell”ambiente infatti tony bin era allenato da l” ultimo allenatore serio dell”ippica italiana perche”i cavalli italiani quando vanno all”estero nel galoppo non si piazzano o devono scendere 2 ,3 categorie per piazzarsi i doping funzionano seriamente e all”estero ti radiano o squalifiche di 10 anni.qui in italia finisce tutto a tarallucci e vino avvocato tar soldi amico politico e vai col tango.tanti allenatori quelli che rubano non ci vanno a correre all”estero perche” sanno che non si piazzano allora inventano scuse la salita i sali e scendi il viaggio tutte cazzate, perche” un cavallo zeppato se non lo zeppi per 3 o 4 mesi per andare a correre all”estero si sgonfia perde il mordente che la zeppatura ti da’ poi vai ad incontrare cavalli veri di quella categoria il risultato ultimo sempre.. Ci sono dei casi lampanti dylan mouth campione italiano e riuscito dopo lunghe e penose prestazioni a vincere un gruppo 3 tipo capalbio in italia 4 partenti suo valore veritiero tantissimi cavalli che sono spariti ma non voglio fare polemica vogliamo tutti il bene dell”ippica per il futuro ritornare ad essere competitivi nel mondo. Sor Camici e” poco che ci hai lasciato mancano queste figure oggi siamo nelle mani di scappati di casa se lo stato non interviene siamo rovinati…..
X il signor DI MAIO i soldi a traguardo li mette il governo difendili questi soldi vinti assicurati che siano vinti regolarmente come 100 veterinari tutti pagati dallo stato e lavorano solo per lo stato. Ogni giornata di corse si presentano in divisa statale 3 veterinari che eseguono i vari doping di giornata prendono il sangue o l”urina dei cavalli selezionati e vanno via…..quasi tutti gli allenatori sarebbero rovinati . Aspetta ancora DI MAIO E’40 anni che cambiano le provette dei doping con sangue o urina dello stesso cavallo di quando era pulito….piu” aspetti piu” rubano stanno portando l”ippica alla fine 31 per cento di tassa sulla scommessa e il doping sono la rovina dell’ippica aspetta ancora piu’ aspetti piu ‘ rubano ,,,,,,