ROYAL ASCOT 2019 – GIOVEDÌ 20.06
Londra, 20 Giugno 2019
Anche ieri, con l’aiuto della pioggia piuttosto forte ed insistente, i bookmakers hanno “appratato” la punta.
Desidero sottolineare che, molto probabilmente, per il mio servizio on – line “The picks of the paddock”, ho scelto un Meeting che peggiore non poteva essere, almeno per i primi due giorni.
Un conto è la condizione fisico – atletica di questi atleti e un altro conto è l’adattabilità alle condizioni climatiche e di terreno e questo dico non certo per giustificare la mia prestazione non proprio brillante dal pre – parade ring e dal paddock: soltanto un dato di fatto.
In Italia vi hanno detto che il terreno è leggermente pesante, ma il terreno, che già era pesantuccio all’inizio della riunione, nel corso della giornata, è diventato bello pesante, come prontamente annunciato dagli Stewards.
Oggi dovremmo salvarci dalla pioggia anche se ci sono 20 probabilità su 100 che il cielo si apra nuovamente (4/1 la quota per la pioggia).
Al momento a Ascot splende il sole, come vedo alla TV: speriamo in bene.
Fingers crossed.

GOING SOFT, Good to soft in places (Partly cloudy)
Stalls Straight course – Centre; Round course – Inside

H. 14.30 GMT, H. 15.30 CET: Norfolk Stakes, Gr-2, m. 1.000, per cavalli di 2 anni, con una dotazione di £ 100.000.
Notizie statistiche: 10 su 10 degli ultimi vincitori non erano Maiden, 10 su 10 erano figli di stalloni con uno stamina index tra 6,7f e 8,3f, 8 su 10 avevano un RPR aggiustato per la corsa di almeno 103, 8 su 10 avevano vinto la volta prima, 6 su 10 avevano vinto a m. 1.000, 6 su 10 avevano vinto la volta precedente di almeno 2 lunghezze, 5 avevano corso una volta sola e 5 erano stati battuti al debutto.
Per questa corsa esamino il mercato al contrario.
Parto da Maven (USA) (m. s. 2017 American Pharoah), che ha un Timeform aggiustato per la corsa di 105p, un RPR di 103 e una quota tra 9/1 e 14/1.
Mi sembra strano che il Gruppo Coolmore, che non è proprietario del cavallo, ma che è proprietario del padre, American Pharoah (USA) (m. b. 2012 Pioneerofthe Nile), vincitore della triple Crown Americana, che fa la monta all’Ashford Stud, Versailles, Kentucky, al tasso di USD $ 110.000 Live Foal (si paga il tasso di monta se il bambino o la bambina stanno in piedi, mangiano e respirano per almeno 48 ore), non abbia, in un certo senso, dato il consenso per la partecipazione di Maven alla corsa, dal momento che tutti i figli di questo stallone che hanno corso quest’anno (i suoi primi prodotti hanno 2 anni) hanno vinto.
Maven avrà la lingua legata per la prima volta e al debutto, a Aqueduct, ha vinto alla quota di 5/2 on e il secondo arrivato, alla sua seconda uscita, ha vinto a Laurel Park: c’è l’incognita del terreno (speriamo che il pre – parade ring e il paddock m’illumino).
Favorito, tra 15/8 e 2/1 (in salita), Sunday Sovereign (GB) (m. b. 2017 Equiano), che ha compiuto i 2 anni il 4 Giugno, con un Timeform di 115p, un RPR di 116: al debutto, al Curragh ha battuto Arizona (IRE) (m. b. 2017 No Nay Never), che avete visto l’altro giorno, e poi è stato comprato da King Power Racing Co. Ltd.
Segue nel mercato A’Ali (IRE) (m. b. 2017 Society Rock), con Timeform di 116p (Rating massimo), un RPR di 101 e una quota tra 6/1 e 7/1 (in salita): il cavallo è arrivato secondo al debutto, a Ripon, ed è finita lì.
Tra 6/1 e 8/1 (quota in salita) Air Force Jet (GN) (m. b. 2017 Charm Spirit), con un Timeform di 108p, un RPR di 108: viene dall’Irlanda.
Mount Fuji (IRE) (m. gr. 2017 Dark Angel) ha un Timeform di 94P, un RPR di 100 e una quota tra 15/2 e 9/1: ha vinto al debutto, a Cork, quando era ancora molto verde, trovando l’azione giusta proprio nei pressi del traguardo.

H. 15.05 GMT, H. 16.05 CET: Hampton Court Stakes, Gr-3, m. 2.000, per cavalli di 3 anni, con una dotazione di £ 90.000.
Notizie statistiche: 10 su 10 degli ultimi vincitori non avevano ancora vinto una corsa di Gruppo, 9 su 10 avevano un RPR aggiustato per la corsa di almeno 121, 7 su 10 avevano già vinto nell’anno, 6 su 10 erano finiti nei primi 4 all’ultima uscita, 6 su 10 avevano vinto sulla distanza, 3 avevano vinto un Handicap nell’annata, 5 erano stati battuti nei Trials Classici.
Incominciamo la disamina della corsa partendo da Fox Chairman (IRE) (m. b. Kingman), che ha un Timeform di 121p, un RPR di 118, una quota tra 7/2 e 4/1.
Il cavallo è stato pagato Ghinee 450.000 da yearling: alla seconda uscita in carriera, quest’anno, a Chester, ha perso da Circus Maximus (IRE) (m. b. 2016 Galileo), che sappiamo quale canarino sia, nelle Homeservice Dee Stakes, ma in precedenza aveva vinto.
È provato sul terreno pesante.
Cape Of Good Hope (IRE) (m. b. 2016 Galileo) ha 126 di Timeform, 110 di Official Rating e 124 di RPR e una quota tra 9/2 e 5/1.
È costato Ghinee 240.000 da yearling e, fatto importante, è stato quarto nel QIPCO Prix du Jockey Club, battuto da Sottsass (FR) (m. s. 2016 Siyuoni), considerato il miglior 3 anni d’Europa.
Tra 9/2 e 11/2 King Ottokar (FR) (m. b. 2016 Motivator), con un Timeform di 122+, un Official Rating di 106, un RPR di 121.
È stato pagato € 280.000 da yearling: io solo a leggere il nome del padre scappo a gambe levate.
Il cavallo uscirà dalle scuderie di Bedford House, che erano di Luca Cumani, e che sono state acquistate dall’allenatore di King Ottokar, il Signor Charlie Fellowes.
Tra 6/1 e 8/1 Sangarius (GB) (m. b. 2016 Kingman), con un Timeform di 126p, un Official Rating di 105, un RPR di 120.
Al rientro è stato terzo di King Of Comedy (IRE) (m. b. 2016 Kingman), che l’altro giorno è arrivato secondo nelle St. James’s Palace Stakes.
Lo allena Sir Michael Stoute, il top trainer nella storia del Royal Ascot, come ho scritto Martedì.

H. 15.40 GMT, H. 16.40 CET: Ribblesdale Stakes, Gr-2, m. 2.400, per sole femmine di 3 anni, con una dotazione di £ 200.000.
Notizie statistiche: 9 sulle ultime 10 vincitrici non avevano corso più di 3 volte a 2 anni, 9 su 10 avevano un RPR aggiustato per la corsa di almeno 113, 6 su 10 avevano già vinto una corsa di Gruppo, 9 su 10 avevano corso in una Listed o in una corsa di Gruppo, 8 su 10 avevano vinto una delle due corse disputate, 7 su 10 avevano vinto su distanza di almeno m. 2.000, 6 su 10 avevano vinto o si erano piazzate in Trials Classici.
Fleeting (IRE) (f. b. 2016 Zoffany), con un Timeform di 124 (Rating massimo), un Official Rating di 110, un RPR di 126 e una quota tra 6/4 e 13/8.
La cavalla è stata supplementata per questa corsa (come Circus Maximus) ed è la terza arrivata nelle Investec Oaks.
È iscritta alle QIPCO King George.
Sulla carta non può perdere, ma noto che quando un cavallo è un favorito VERO Ryan Moore difficilmente vince (statistiche alla mano): c’è sempre l’eccezione che conferma la regola (speriamo negli Dei).
Tra 11/4 e 7/2 Queen Power (IRE) (f. s. Shamardal), pagata Ghinee 500.000 da yearling, con un Official Rating di 100, un RPR di 117 e un Timeform di 123p.
L’ultima volta, a Newbury (ero presente), ha vinto una Listed con un numero di gabbia impossibile.
Altra cavalla agli ordini di Sir Michael Stoute che sarà montata da quel fenomenale fantino che risponde al nome di Silvestre De Sousa.
Tra 7/1 e 8/1 Star Catcher (GB) (f. b. Sea The Stars), con un Official Rating di 98, un RPR di 113, un Timeform di 116p: è stata ricomperata per Ghinee 240.000 da foal.
Ha già perso da Queen Power.

H. 16.20 GMT, H. 17.20 CET: Ascot Gold Cup, Gr-1, m. 4.000, per cavalli di 4 anni e oltre, con una dotazione di £ 500.000.
Notizie statistiche: 10 su 10 degli ultimi vincitori erano figli di stalloni con uno stamina index oltre a 9,5f, 10 su 10 avevano vinto almeno una delle ultime due corse disputate, 8 su 10 avevano un RPR aggiustato per la corsa di almeno 126, 8 su 10 avevano già vinto una corsa di Gruppo e 5 su 10 avevano già vinto un Gr-1, 8 su 10 avevano già vinto almeno su m. 3.200, 9 su 10 correvano la Gold Cup per la prima volta, 6 favoriti su 10 hanno vinto nelle ultime 10 edizioni della corsa.
Sulla carta non c’è corsa: Stradivarius (IRE) (m. s. 2014 Sea The Stars) ha un Timeform di 139 (Rating massimo), un Official Rating di 120, un RPR di 133 è difficile da battere, anche perché non ha problemi sul terreno e questa corsa l’ha vinta lo scorso anno, quando ha fatto scopa nelle varie Cups.
La sua quota varia tra 6/5 e 11/8: non perdiamo tempo.
Oggi sarà una giornata di favoriti al palo e sarebbe ora.
Per le piazze indico Dee Ex Bee (GB) (m. b. 2015 Farhh), con un Timeform di 132p, un Official Rating di 115, un RPR di 131 e una quota tra 6/1 e 7/1 (è un front runner, cosa non da poco a Ascot) e Raymond Tusk (IRE) (m. b. 2015 High Chaparral), con un Timeform di 129, un Official Rating di 111 e un RPR di 126 e una quota tra 28/1 e 40/1 (corre tra i primi).
Good luck!

Carlo Zuccoli

P. S.

H. 17 GMT, H. 18 CET, Britannia Stakes (Heritage Handicap), Classe 2, m. 1.600, pista dritta, per cavalli di 3 anni, con una dotazione di £ 120.000.
Massimo Rating del Timeform (126p) Migration (IRE) (m. b. 2016 Alhebayeb), un Official Rating di 90, un RPR di 117 e una quota tra 6/1 e 7/1 (favorito).

H. 17.35 GMT, H. 18.35 CET: King George V Stakes, Handicap, Classe 2, m. 2.400, per cavalli di 3 anni, con una dotazione di £ 90.000.
Massimo Rating del Timeform (123p) Sir Ron Priestley (GB) (m. s. 2016 Australia), con un Official Rating di 94, RPR di 121, quota tra 9/2 e 11/2.
Pericoloso Constaninopole (IRE) (m. b. 2016 Galileo), con un Timeform di 118p, un Official Rating di 105, un RPR di 117 e una quota tra 5/1 e 11/2: all’ultima uscita, in Irlanda, ha vinto le Kerrygold Gallinule Stakes, Gr-3, m. 2.000, alla quota di 10/11.

Nota bene: intorno alle H. 12 CET farò una presentazione da Ascot (podcast) e poi corsa per corsa una specie di diario dal tondino.

C. Z.

Stato del terreno…..

Un pensiero su “Carlo Zuccoli da Londra, ROYAL ASCOT giovedì 20 giugno :: Snai/SportNews”
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